Metallo antichissimo, utilizzato da sempre, l’oro non ha mai avuto periodi di declino.
É conosciuto da tutti i popoli, è apprezzato ovunque e rappresenta un simbolo di potere e ricchezza. É il regalo per antonomasia, soprattutto quando si vuole restare nella memoria di qualcuno nonostante lo scorrere del tempo.
Intorno all’oro c’è grande interesse. Non è esagerato dire che tutti ne possiedono almeno una piccola parte, sotto forma di gioielli, ma anche di oggetti, di componenti elettronici o come parti di strumenti medici e diagnostici.
L’oro è duttile, tenero e facilmente lavorabile, ma viene addizionato con altri metalli, come rame e argento, per conferirgli una certa durezza.
Si può facilmente comprendere come la fusione dell’oro sia un processo importante, poiché esso riporta il metallo allo stato puro, nuovamente disponibile per essere lavorato o per essere conservato come bene d’investimento.
Fondere l’oro non è un’operazione semplice, se non si dispone dell’attrezzatura adatta. Il metallo giallo si scioglie a 1064°C, in appositi forni che permettono di raggiungere queste alte temperature.
Un privato non può vendere direttamente il proprio oro alle fonderie, ma deve ricorrere ad intermediari autorizzati.
Non tutti i compro oro Roma hanno le autorizzazioni necessarie per poterlo fare e bisogna quindi cercare quelli che sono in regola con tutti i permessi specifici per questo compito.
Il compro oro serio e autorizzato è anche in grado di fornire una corretta valutazione dell’oro che gli viene consegnato e di pagarlo in contante, entro i limiti stabiliti dalla legge.
La fusione dell’oro avviene da tempi remoti e se ne trova traccia perfino nell’Antico Testamento.
Nel periodo migliore della corsa all’oro, che si ebbe nel XIX secolo in Nord America, nacquero, nei villaggi limitrofi alle zone di estrazione, innumerevoli laboratori artigianali che si occupavano di fondere e purificare il prezioso metallo.
Da allora, tanti progressi sono stati fatti e le metodologie di fusione sono state perfezionate e rese più efficienti e sofisticate, in grado di ottenere risultati decisamente pregevoli.
Gioielli rotti o spaiati e oggettini in oro che non si usano più sono tra i pezzi che si possono consegnare ad un serio compro oro in possesso delle autorizzazioni necessarie per avviarli alla fusione.
Un privato cittadino non può vendere oro direttamente alle fonderie perché la legge, in questo modo, cerca di evitare il riciclaggio di oggetti di dubbia provenienza.
Nella fonderia i preziosi saranno messi nel crogiolo insieme a piccole percentuali di borace, che serve a favorire lo scioglimento del metallo e a proteggerlo dall’ossidazione.
Il crogiolo viene unto con olio di semi di lino per facilitare l’estrazione del composto.
Verso la fine del processo viene aggiunto anche del salnitro per fluidificare ulteriormente l’oro.
Quando l’oro liquido viene fatto colare in stampi di materiale argilloso, messi in forma con della cera che sarà poi eliminata dal calore stesso dell’oro, il procedimento è definito “a cera persa”.
Questo è il sistema migliore per formare lingotti e gettoni il cosiddetto oro da investimento.
L’oro liquido viene mescolato per renderlo omogeneo e deve essere colato velocemente per una solidificazione perfetta.
Il risultato di questa operazione è la verga, ovvero una barra di oro che viene resa lucida e brillante grazie all’immersione in una soluzione di acido solforico.
In questa fase, il lingotto viene ripulito dagli scarti e lavato, ma lo aspetta un’ultima importante operazione, detta “carotaggio”.
Il carotaggio si effettua prelevando una piccola quantità di oro dal lingotto ed esaminandola, per definire l’esatta percentuale di metallo prezioso e certificarne il titolo.
A questo punto, l’oro è stato riportato ad uno stadio perfetto per essere conservato o venduto a coloro che intendono investire in questo metallo.
Una tecnica leggermente diversa di fusione è quella della pressofusione, preferita quando si devono creare oggetti di alta qualità.
La differenza sostanziale di questa tecnica rispetto alle altre è data dalla pressione a cui l’oro liquido viene sottoposto quando viene colato nella forma. Pressandolo bene, il metallo acquista una migliore finitura e un’ottima qualità.
Tutti i gioielli sono ottenuti dopo la fusione dell’oro; le diverse tecniche successive a questa fase – cesello, filigrana o sbalzo – differenziano il prodotto finale.
Dal passato ci sono giunti gioielli di grande bellezza e perfezione ed oggi, anche quando i monili sono realizzati in serie, garantiscono comunque un’ottima fattura.
Per quanto riguarda la concreta possibilità di realizzare un discreto gruzzolo avviando il proprio oro, o una parte di esso, alla fusione, bisogna dire che oggi i compro oro sono punti di riferimento affidabili.
Se fanno parte di una catena, si può controllare online la loro professionalità e si può scegliere e bloccare il prezzo dell’oro che si ritiene più soddisfacente.
La presenza di questo tipo di negozi su tutto il territorio fa sì che se ne possa trovare qualcuno a poca distanza da casa. Tutto ciò facilita i contatti e può servire a prendere in seria considerazione l’ipotesi di usufruire dei servizi che offre.
Anche a Roma, avviare alla fusione l’oro che non si utilizza può garantire un guadagno sicuro, immediato e conveniente.