C’era una volta, non tanto tempo fa a dire il vero, una piccola ma importante attività chiamata Banco dei Pegni.
Quella che stiamo per raccontare non è certo una favola; anche se l’argomento principale riguarda oro, gioielli e metalli preziosi, non parleremo affatto di re, regine o principesse.
In un periodo, infatti, in cui di fiabesco c’è davvero poco o nulla, anche le favole si adeguano, e acquisiscono una natura più pratica e decisamente meno romantica.
Ed è in questo particolare contesto che si inserisce la storia dei negozi di compro oro e dei banco metalli, di cui sentiamo parlare molto spesso negli ultimi tempi.
Queste particolari attività, specializzate nel commercio di oro e preziosi in genere, pur essendo tra loro molto diverse, hanno in comune un vecchio antenato che è, in particolare, il banco dei pegni accennato all’inizio.
Il banco dei pegni, spesso chiamato anche Monte dei Pegni o Monte di Pietà, deve la sua origine ai francescani che, intorno al quindicesimo secolo, idearono questa nuova modalità per fornire alla gente prestiti di piccola entità a condizioni economiche molto più favorevoli rispetto a quelle di mercato; coloro che si rivolgevano al banco dei pegni, dovevano lasciarvi, come forma di garanzia, un oggetto, da cui appunto il nome pegno, avente un valore pari ad almeno un terzo in più della somma chiesta in prestito.
Il pegno, quindi, non era necessariamente caratterizzato da oro o da altri metalli preziosi, ma poteva essere un qualsiasi oggetto di valore come, ad esempio, un gioiello, un orologio, un quadro, un tappeto e via discorrendo.
La somma presa in prestito, inoltre, doveva essere restituita entro un anno: se il cliente riusciva a farlo, poteva recuperare il pegno ceduto come garanzia, in caso contrario quest’ultimo veniva venduto all’asta.
La realtà dei monti di pietà, nel tempo, si è evoluta e, seppure ancora oggi sia presente ed attiva in tutto il mondo, essa ha comunque dato origine a nuove attività professionali, decisamente più diffuse, come i compro oro e i banco metalli.
I compro oro, nello specifico, sono negozi al cui interno è possibile vendere i propri gioielli in oro, argento o in altri metalli preziosi; recandosi presso uno di questi negozi, presenti sul territorio nazionale, oppure rivolgendosi ai molteplici che operano sul web, sarà possibile, infatti, ricevere, in un primo momento, una valutazione gratuita del proprio oro, e, nel caso in cui questa sia soddisfacente, sarà possibile procedere alla vendita.
La procedura è molto semplice e rapida: l’operatore del negozio, pesando l’oggetto portato dal cliente e verificandone la reale composizione (vale a dire la caratura esatta del metallo oltre alla presenza o meno di altri componenti), provvederà a calcolarne il valore complessivo sulla base della quotazione corrente del metallo. Nel caso in cui il cliente accetti tale valutazione, si procederà alla compravendita, possibile, però, solo se il cliente risulta essere maggiorenne.
La vendita, quindi, potrà essere effettuata solo se il cliente fornisce un proprio documento d’identità valido, grazie al quale sarà possibile inserire le sue generalità all’interno di un apposito registro, insieme ai dati relativi ai beni venduti, al fine di evitare eventuali attività illegali.
Gli oggetti venduti al compro oro, inoltre, rimangono fermi nel negozio per un periodo di 10 giorni, durante il quale non solo il cliente può esercitare il diritto di recesso dalla vendita e rientrare in possesso dei propri beni, ma sarà possibile, per le autorità, effettuare tutti i rilievi e le indagini necessarie per attestare la reale origine di tali beni.
Trascorso questo periodo, il negozio di compro oro potrà provvedere a rivendere, a sua volta, l’oro acquistato ad una ditta specializzata nell’affinazione del metallo aureo con lo scopo di produrre lingotti che saranno, successivamente, reimmessi sul mercato.
La seconda realtà derivante dal banco dei pegni è quella relativa ai banco metalli. Moltissimi tendono a confondere questi ultimi con i compro oro, ma le due attività, a dire il vero, sono molto diverse.
A differenza di un compro oro, infatti, un banco metalli opera nel settore del commercio in oro solo dopo aver ricevuto opportuna autorizzazione dalla Banca d’Italia, e, pertanto, esso è inserito all’interno degli Operatori Professionali in Oro.
L’autorizzazione in questione, nello specifico, viene rilasciata solo se la società è in possesso di determinate caratteristiche, tra le quali spicca senza dubbio quella relativa ai requisiti di onorabilità che gli operatori del banco metalli devono obbligatoriamente avere.
Un banco metalli, inoltre, presenta la particolarità di poter commerciare non solo con i privati cittadini, ma anche con figure professionali del settore quali, ad esempio, orafi, gioiellieri e banche.
La peculiarità dei banco metalli, infatti, risiede nel fatto che l’oro usato da essi acquistato viene successivamente fuso ed affinato, prima di poter essere venduto sotto forma di lingotti o monete auree.
L’evoluzione del banco dei pegni nelle realtà dei compro oro e dei banco metalli, tuttavia, non si mostra solo nelle attività che vengono svolte e che, nello specifico, oggi prevedono una cessione definitiva dei propri oggetti (contrariamente a quanto accadeva nei monti di pietà, dove il proprio pegno poteva essere riscattato); una sostanziale differenza, infatti, è costituita dalla clientela che si rivolge ad esse.
Mentre prima coloro che si rivolgevano al banco dei pegni erano soprattutto cittadini in difficoltà, che avevano bisogno di liquidità immediata per superare un momento di crisi, oggi i principali clienti di compro oro e banco metalli sono persone che vogliono approfittare di una situazione economica globale piuttosto critica, in cui il valore dei metalli preziosi ha raggiunto i massimi livelli storici, ottenendo, in questo modo, dalla vendita dei propri gioielli, un considerevole vantaggio economico.
Spesso, infatti, i clienti vendono oggetti in oro ricevuti in occasione di particolari ricorrenze, quali battesimi o comunioni, e che, pertanto, esteticamente non hanno più alcun fascino; dalla loro vendita, quindi, essi ricavano una sostanziosa somma di denaro, sicuramente più alta di quella che si poteva ottenere in passato, grazie al continuo crescere del prezzo di mercato dell’oro.
Un’altra categoria molto importante che si rivolge ai banco metalli è quella relativa agli investitori.
Presso un banco metalli, infatti, è possibile anche acquistare oro fisico, sotto forma di lingotti, di monete o di lastre, per riuscire ad effettuare quello che è a tutti gli effetti un investimento futuro, dato che l’oro, da sempre, ha rappresentato un bene rifugio, in grado di fronteggiare qualsiasi periodo di crisi economica senza perdere il proprio valore intrinseco.
L’oro, infatti, non risente delle forti oscillazioni caratteristiche degli altri mercati, ed è pressoché esente da inflazione.
In definitiva, a differenza di quanto molti possano affermare, la nascita e lo sviluppo di attività come i compro oro o i banco metalli è da prendere con entusiasmo ed ottimismo; in un periodo di crisi economica, come quello che ci troviamo ad attraversare, infatti, queste realtà consentono, a chi si trova in difficoltà, di ottenere liquidità in maniera quasi immediata, e a chi invece non ha particolari problemi economici, garantiscono possibilità di investimenti decisamente molto redditizi.